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I marmi e le lastre. Dimensioni e spessori standard

Le lastre di marmo Statuario Venato, Calacatta, Statuarietto, Venatino, Bianco Carrara, Bardiglio e Covelano sono prodotte nelle misure massime di 3.30×2.00 metri circa mentre quelle di Paonazzo e Paonazzetto misurano normalmente 2.40-2.50×1.20-1.40 metri circa.

Le lastre rifilate su due o quattro lati, hanno uno spessore standard di 2- 3 cm, ma è sempre possibile ottenere, su richiesta, spessori di 1,8 cm o superiori a 3 cm. Le lastre di marmo Paonazzo, Paonazzetto e Bardiglio sono sempre sottoposte a trattamenti di retinatura e/o resinatura.

Le lastre rotte, quando possibile e in base all’importanza dei difetti, vengono da noi rinforzate attraverso il trattamento di resinatura e, nel caso, retinatura. Le lastre di marmo da sottoporre a questi trattamenti vengono innanzi tutto prelevigate, per due motivi: in primis per rendere la superficie più liscia alleggerendo eventuali solchi dovuti alla segagione, che nella successiva fase di rimozione della resina necessiterebbero di una pressione elevata da parte dei mandrini della lucidatrice. In questo caso, la pressione troppo aggressiva rischierebbe di asportare la resina in maniera eccessiva, riaprendo il difetto. Il secondo fine è quello di allargare le crepe più sottili tramite l’abrasione, in modo da agevolare l’ingresso della resina all’interno delle stesse.

Nel caso in cui le lastre necessitino di un ulteriore e maggiore rinforzo, come nel caso di materiali estremamente fragili o a causa difetti importanti, esse non possono essere immediatamente prelevigate  perché rischierebbero la rottura, pertanto prima di questo passaggio devono essere retinate.
La retinatura consiste nell’apposizione manuale di una rete in fibra di vetro e/o nylon nella parte posteriore di quello che sarà il piano di finitura. E’ fondamentale che la lastra di marmo sia ben asciutta prima di entrare nell’impianto, in quanto l’umidità contrasta il lavoro della resina epossidica, necessaria per fare aderire la rete alla lastra; l’ideale sarebbe far trascorrere almeno 4/5 giorni dalla segagione, benché l’impianto possieda un forno di asciugatura dove ogni lastra staziona per circa due ore. Il lavoro di risanamento della lastra di marmo comincia dunque all’uscita della stessa dal forno: tutti i difetti più grandi vengono stuccati a mano nella parte posteriore, in modo che la resina non filtri ed affiori sul piano di finitura; a questo punto la lastra rientra nell’impianto, dove viene cosparsa di resina, e infine viene applicata la rete manualmente. A questo punto la lastra viene nuovamente traslata nel forno, dove stazionerà per circa 7 ore, il tempo necessario affinché la resina si solidifichi. Trascorse queste ore, la lastra esce dal forno e può essere finalmente prelevigata e poi nuovamente resinata sul piano di finitura; ripasserà altre 7 ore nel forno, dopo le quali sarà finalmente pronta. E’ sempre preferibile, se i tempi di consegna lo consentono, aspettare almeno 24 ore prima di procedere con la lucidatura o levigatura, poiché le lastre calde, appena uscite dal forno di asciugatura, sono più sensibili alla movimentazione e al contatto con l’acqua.
E’ prevista la tracciabilità delle lastre di marmo dal blocco originario. Il ciclo produttivo può raggiungere anche elevati standard di fornitura.
SA.GE.VAN. MARMI - CARRARA - ITALY
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